mercoledì 22 agosto 2007

URC e voglia di aiutare...



Oggi parliamo degli Uffici Regionali di Collocamento (URC).

Quando una persona si iscrive, gli viene recapitata una lettera recante la data e l'ora della "riunione informativa" a cui tutti hanno l'obbligo di partecipare.
Durante questa riunione vengono illustrate tutte le possibilità e le prassi in uso negli URC. Ovviamente non manca la lista dei doveri e dei diritti (a dipendenza dell'oratore, questi ultimi vi verranno comunicati nella loro totalità, oppure solo in parte).
Tra i doveri, ovviamente, figura quello di presentarsi in perfetto orario (e, se possibile, 5 minuti prima) ai colloqui fissati con la/il collocatrice/ore.
Purtroppo mi é capitato di dover far capo a questa istituzione (come migliaia di altre persone...) e posso dirmi fiera di aver sempre rispettato tutte le regole che mi sono state imposte.
E qui comincia il bello.
Essendo una persona molto precisa e puntuale, non mi é mai accaduto di presentarmi in ritardo ad un appuntamento. Se il colloquio era fissato per le 11.00, alle 10.50 ero già all'URC.
Immancabilmente – ripeto: immancabilmente – dovevo attendere il collocatore dai 15 ai 45 minuti.
Ora dico: é possibile che ai disoccupati venga imposta (giustamente) la puntualità (ricordo che i trasgressori recidivi possono perdere addirittura il diritto all'indennità per quel giorno), mentre i collocatori possono prendersela comoda e far attendere anche mezz'ora??? Cosa ancora più indecente: i parcheggi di cui usufruire per recarsi all'URC, per esempio, di Lugano (quelli della stazione) sono a pagamento, ben 1.- Fr. ogni 30 minuti. Ovviamente i 30 minuti dovrebbero bastare, ma a causa del ritardo degli appuntamenti si hanno due scelte: scendere ad inserire altri soldi (cosa che ad un disoccupato fa molto piacere...), oppure rischiare la multa (che se dovesse capitare a me, provvederò ad inoltrare all'URC).
Ricapitolando... per andare ad un colloquio all'URC devo:
- recarmi al parcheggio dove lascerò l'auto;
- inserire un franco nel parchimetro (non di più perché – penso – mezz'ora mi basta);
- entrare nell'ufficio, sedermi ed attendere minimo 15 minuti;
- capire cosa sta facendo nel frattempo il collocatore (dal suo ufficio non é mai uscito nessuno, dunque, se prima di me non aveva appuntamenti, cosa faceva da solo tutto quel tempo?);
- essere finalmente chiamata/o e fare il colloquio (che, per quanto mi riguarda, non mi é mai servito a nulla).
Asserire dell'inutilità dei colloquio mi inimicherà parecchie persone, ma purtroppo é la trasparente verità.
In tanti anni di disoccupazione (a scaglioni ne ho usufruito parecchio) nessun collocatore mi ha mai procurato un colloquio, un annuncio; non mi hanno mai aiutata/o nella ricerca di un impiego adatto, né mi hanno spinta/o ad intraprendere un corso o una nuova professione. MAI!
Voglio precisare di conoscere la realtà di due dei cinque Uffici di Collocamento cantonali, non uno solo.
Devo dedurre sia così ovunque?
Noi abbiamo un lavoro precario, o siamo senza, e chi ce l'ha si approfitta della sua posizione e non capisce la propria fortuna, non apprezza il fatto di poter essere utile per qualcuno!!!
Un disoccupato ripone moltissima fiducia in questi uffici, nel suo collocatore a cui - spesso - confida i propri timori (sempre che ci sia "feeling"), ma questa viene delusa... ed é vergognoso!

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