Scottante argomento, oggi, in prima pagina sul Corriere del Ticino:
"Integrare gli stranieri per mezzo delle lingue",
con rimando a pagina 6:
"Quaranta misure per integrare gli stranieri"
In sostanza, la Confederazione punterà sull'apprendimento di una lingua nazionale, sulla formazione professionale, sull'accesso al mercato del lavoro e sulla coabitazione nei quartieri (evitando, per esempio, la formazione di "ghetti").
Il ministro della giustizia - Christoph Blocher - asserisce che la lingua é la chiave d'integrazione visto che moltissimi stranieri (uno su quindici) non parla nemmeno una lingua nazionale!
Devono famigliarizzarsi con gli usi e costumi svizzeri e non aspettare di essere integrati dagli altri, continua Blocher. E su questo non ci piove: quante famiglie risiedono in Svizzera, ma non hanno ancora lasciato le loro usanze? Quante persone con il velo girano per strada? Nessuno vuole togliere le radici ad un popolo, ma se volete vivere qui... dovete adeguarvi! Io non potrei mai pretendere di fare i miei comodi, per esempio, in un paese arabo... e qui é lo stesso. Non vi va bene? Zaino in spalla....
Cari stranieri, la Confederazione Elvetica sborserà ben 2.6 milioni supplementari all'anno (oltre ai 14 milioni di adesso) per farvi studiare e lavorare... e questo anche per il nostro bene (siamo pieni di stranieri... e ce li dobbiamo tenere, ma meglio integrati, che inculcati nei loro gruppetti!).
Dal canto mio questa cifra mi fa salire alquanto la pressione (potrebbe essere spesa in altrei ambiti), ma, ahimé, devo ammettere che l'integrazione (visto che, purtroppo, non possiamo sbatterli fuori tutti) é il male minore da sopportare.
Bene, caro Consigliere UDC... siamo nelle tue mani!
giovedì 23 agosto 2007
Stranieri ed integrazione
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