Disoccazz...

È la disoccupazione il problema che assilla gli svizzeri
La disoccupazione rimane la paura più grande degli svizzeri nel 2007, anche se in misura minore rispetto agli anni scorsi. Preoccupa infatti il 57 % delle persone intervistate

Mi chiedo: il rimanente 43% ha i beni al sole? O semplicemente se ne frega della precarietà che aleggia or ora in Svizzera?

ZURIGO - La disoccupazione rimane la paura più grande degli svizzeri nel 2007, anche se in misura minore rispetto agli anni scorsi. Preoccupa infatti il 57 % degli intervistati, contro il 66 % nel 2006, stando all'ultimo barometro del Credit Suisse. Le altre principali inquietudini riguardano la previdenza vecchiaia, che angoscia il 45 % degli interrogati, e la salute (38 %). Anche in questo caso la percentuale di persone preoccupate è calata rispetto agli anni scorsi.

Per quanto riguarda la salute, direi che la nostra Patria può fare poco. Se, invece, parliamo di AVS... potrebbe sicuramente fare di più. In verità siamo stati "noi" (anzi: molti di voi) a decidere per il miliardo all'Europa dell'Est e non a favore della rendita assicurazione vecchiaia. Perciò... tachemas al tram.

Era dal 2000 che la popolazione svizzera non aveva più tanta fiducia, costata il Credit Suisse. Il 59 % degli svizzeri giudica infatti la propria situazione economica "molto buona" o "buona" (54% nel 2006) e il 27% ritiene che la congiuntura migliorerà ulteriormente il prossimo anno (10 % nel 2006). Il sondaggio è stato realizzato in agosto dall'istituto gfs.bern su richiesta del Credit Suisse. Sono state intervistate oltre 1000 persone in tutte le regioni del paese.

Fiducia? Situazione economica buona?
Ma chi sono queste persone? le voglio conoscere!
Certo, considerando quanto sia difficile, oggi, avere un lavoro e - se lo si trova - prendere uno stipendio che ci permetta di vivere senza ansia... Beh... Chi ha un impiego e almeno 3000 franchi al mese in busta paga dirà che la sua situazione è "buona".

Ma, insomma: queste inchieste non vi sembrano un po' fuorvianti?
Guardiamoci attorno... e pensiamoci!