mercoledì 5 settembre 2007

“Non ho dubbi, sarò rieletto” - Parla C.Blocher


Intervista integrale de "Il Caffé" al Consigliere federale UDC Christoph Blocher.

Berna - Christoph Blocher, il discusso consigliere federale certo della sua rielezione, spiega come intende cambiare il paese e quale Svizzera si immagina tra quattro o otto anni.
Congratulazioni signor consigliere federale!
“Perché?”
Per la sua rielezione. Secondo i nostri calcoli anche se un po’ traballante, dovrebbe farcela.
“Non traballo, do per certa la mia rielezione!”
Detto in altre parola la campagna pubblicitaria lanciata dall’Udc ha l’unico scopo di mobilitare l’elettorato.
“Non è assolutamente proibito. L’Udc spiega che esiste un piano segreto per non rieleggere Blocher in Consiglio federale. Solo perché fa una politica che non piace ai suoi avversari, ma che - come ha dimostrato la votazione sulla legge per i richiedenti l’asilo - è sostenuto dalla popolazione, non dovrebbe essere rieletto”.
Non v’è nulla di nuovo: per la sinistra lei non è mai stato eleggibile.
“La novità sta nel fatto che i Verdi parlano di ‘omertà’ ed è questo che intende far sapere l’Udc agli elettori”.
La campagna di mobilitazione è un’idea sua?
“No, ma l’Udc mi ha chiesto se era d’accordo”
Da dove proviene il denaro necessario ad una simile campagna pubblicitaria?
“Ci sono delle persone che sostengono le buone campagne politiche. Se una campagna è ben studiata si possono trovare gli investitori ed è proprio questo quello che ha fatto l’Udc. Prima di entrare in governo, ho finanziato anch’io alcune campagne, ma ora non lo faccio più”.
Molti parlamentari pensano che lei non svolga i suoi compiti degnamente: ha accusato ingiustamente due albanesi di essere dei criminali, ha scelto la Turchia per criticare la norma anti-razzismo…
“Ora, per coprire l’esclusione politica, si gioca sulla persona. E mi getteranno addosso altro fango. Il motivo non è da ricercare nel cattivo lavoro svolto, bensì nel fatto che ai miei avversari la mia politica non piace, perché denuncio gli abusi dei richiedenti l’asilo, perché compatto la criminalità degli stranieri, perché intendo tagliare le spese pubbliche troppo alte e perché sono contrario all’adesione della Svizzera all’Unione europea”.
Nessun altro partito raccoglie così tanto grazie ad un consigliere federale.
“Nessun altro consigliere federale subisce così tanti attacchi. La pubblicità per l’Udc è un prodotto dei suoi avversari”.
Cosa succederà se, malgrado tutti i sondaggi, non sarà rieletto?
“In quel modo sarà esclusa dal Consiglio federale una buona parte della popolazione. La si costringe all’opposizione e a fare politica senza alcuna responsabilità governativa”
Intende bloccare tutto?
“Non voglio bloccare la Svizzera, intendo difenderla e portarla in avanti. Ci sarà un programma politico d’opposizione e sulle questione essenziali, dovrà decidere un referendum. Ppd e Plr dovranno governare con la sinistra e credo che non lo vogliano. Perché all’opposizione sarò molto più pericoloso”.
Un politico non dovrebbe essere pericoloso.
“Ecco perché non vogliamo andare all’opposizione, ma se ci costringono, il rischio è proprio quello. Critiche ed incomprensioni che oggi concernono esclusivamente il Consiglio federale, diventeranno di dominio pubblico. Ed in questo la mia esperienza governativa mi sarà d’aiuto: ora conosco l’azienda”.
Per l’Udc sarebbe una corsa verso la morte: serve moltissimo impegno e molto denaro per opposi a tutto.
“Naturalmente. Ma se questo può servire alla Svizzera, siamo pronti a farlo. Se l’opposizione fa bene il suo lavoro, prima o poi giunge al potere e se ne serve meno velocemente che non il governo”.
E nel caso di una rielezione quale dipartimento vorrebbe dirigere?
“Prenderei volentieri quello con i problemi più grossi. Raggrupperei tutte le assicurazioni sociali per verificarne la finanziabilità. Vista l’età sarei quello giusto”.
Cosa intende dire?
“É il compito meno ambito, ma il più importante. In quattro o otto anni ci si brucia e un politico giovane non può permetterselo”.
Quali sono i suoi progetti?
“Vegliare affinché la rete sociale sia finanziabile anche in futuro senza aumentare le trattenute salariali oppure senza incrementare l’Iva”
Intende diminuire le rendite?
“Il buon momento dell’economia, non ci si preoccupa troppo dell’Avs, ma a lungo termine ci sono solo tre possibilità: diminuire le rendite, aumentare le trattenute salariali oppure lavorare più a lungo. penso che la terza sia quella socialmente più accettabile”
Lavorare fino a 67 anni?
“Lo si deve prendere in considerazione. Per l’Ai si tratta di impedirne gli abusi ed anche le facilitazioni previste nella quinta revisione dell’Ai”.
E il suo bilancio in Consiglio federale?
“I momenti più belli in governo sono l’elezione e le dimissioni, il resto è invece piuttosto faticoso (e ride, Ndr.). Meglio: dovrebbe esserlo, se ci si impegna al punto giusto”.
Mano sul cuore: Il Consiglio federale è sempre stato il suo sogno?
“No! Chiaramente, un imprenditore si preoccupa della propria soddisfazione personale…”
… piuttosto che di occuparsi della guida del paese?
“Sovrastima il Governo. La Svizzera si guida da sola. I cittadino sono l’essenza dello Stato! Il Consiglio federale è l’esecutivo: in primo luogo la guida dell’amministrazione. L’imprenditore invece assume personalmente tutti i rischi anche se può decidere diversamente. Di certo però ci si confronta con molti meno intrighi”
In questi giorni sua moglie moltiplica gli interventi pubblici.
“Mia moglie non si lascia certo fermare da nessuno. Parla dell’influsso della politica sulla sua vita, perché glielo chiedono”.
Sta facendo campagna elettorale per lei?
“Lo fa già da un paio d’anni. E se nei periodi elettorali l’Udc le chiede di più non si può certo biasimare il partito”
Finora però la mogli dei consiglieri federali se ne stavano in disparte.
“Le mogli dei consiglieri federali possono fare quanto ritengono opportuno. Primo mia moglie era occupata con la casa, i figli e il sostegno alla mia attività politica. Come molte altre donne, ha svolto il suo lavoro a favore della famiglia. Non ha però mai considerato l’educazione dei figli, un lavoro di livello inferiore. Questo modello familiare e la sua esperienza, sono di aiuto a molte donne”.
Sua moglie potrebbe diventare una locomotiva elettorale per l’Udc.
“Meglio così! É un membro convinto dell’Udc”
A molti politici la figura di sua moglie non piace.
“A me sì. Rende le cose convincenti e gli ascoltatori sono entusiasti. nella campagna anti-europeista era la responsabile del mio staff. Anche oggi le faccio rileggere tutti i miei discorsi. É un’ex-insegnante e si accorge immediatamente quando qualche passaggio è troppo complicato per le persone. É molto utile perché la democrazia diretta deve coinvolgere tutti”.
Rileggerà anche questa intervista?
“Se ha tempo, sicuramente”
Chi sarebbe senza sua moglie?
“Non lo so. Sicuramente non la stessa persona. Ho avuto molti impegni dirigenziali, affari, politica, esercito e famiglia che non avrei potuto assumere senza il suo sostengo. Le donne sono molto importanti per gli uomini!”
Affrontiamo ora i temi della campagna elettorale. Equità fiscale: si presenta come il Consigliere federale della gente comune eppure sostiene gli sgravi fiscali per i ricchi.
“Sono favorevole agli sgravi fiscali per tutti! Se abbiamo però la possibilità di fare in modo che molti ricchi paghino le imposte, questo consentirà di abbassare il carico fiscale. Naturalmente non sono contento del fatto che i ricchi stranieri paghino meno imposte rispetto a me; senza offrir loro alcun vantaggio, andrebbero però in altri Paesi. I ricchi sono molto richiesti un po’ dappertutto proprio per far pagare loro le imposte”.
Anche per gli svizzeri ricchi ci sono della possibilità per evitare le imposte, ma non per le persone normali.
“Io che mi sono arricchito, non saprei proprio cosa potrei evitare. Ma i ricchi possono spostarsi in nazioni o cantoni con le imposte più basse”.
Passiamo alla violenza giovanile: i delitti non sono in aumento ma diventano più brutali.
“Diciamolo chiaramente: ferite semplici, furti e minacce sono in aumento ed i colpevoli sono soprattutto giovani stranieri. Il 55 per cento dei condannati sono stranieri”.
Parliamo dei cambiamenti climatici: finora non ha detto nulla.
“Ne parlano a sufficienza gli altri. Non amo i creatori di paura”.
Contesta il riscaldamento atmosferico?
“Il clima cambia costantemente. Stiamo sopravalutando l’influenza dell’uomo. Non ho comunque nulla contro il fatto che ci si impegni a ridurre le emissioni nocive, per esempio, del gas di scarico della automobili”.
Gli specialisti del clima hanno fretta: la politica non deve reagire?
“La Svizzera sta facendo moltissimo. Non dobbiamo però perdere la tesa e prendere le decisioni sbagliate. Decisioni, tra l’altro, che si rifletteranno sulle persone, sui posti di lavoro e sulla qualità di vita”.
Passiamo alla politica della famiglia: lei rappresenta gli ambienti conservatori.
“Già la nozione di politica familiare mi sembra sospetta. Lasciamo tranquille le famiglie e non politicizziamole”.
Ma la politica deve creare delle condizioni quadro favorevoli per le famiglie. Servono asili nido per consentire alla madri di lavorare.
“Lo Stato veglia affinché ogni famiglia possa vivere seguendo un suo modello. Sono i genitori ad essere responsabili per i figli e lo stato della formazione. Non è possibile affidare certi compiti allo Stato. A chi invece non può occuparsi dei propri figli per dei motivi esistenziali, lo stato deve garantire delle strutture adeguate. É una questione di solidarietà”.
Le donne con dei figli non devono lavorare?
“Lo deve decidere ogni singola donna. E deve anche preoccuparsi della cura del bambino. Perché dovrebbero pagare per questo, con il versamento delle imposte, anche le persone che non hanno figli? Se una donna considera più importante la propria professione rispetto al benessere del proprio bambino, allora deve essere disposta a pagare l’asilo nido”.
Provi ad immaginare la Svizzera tra quattro o otto anni.
“Ecco la mia opinione personale:In primo luogo di costi della Confederazione saranno drasticamente ridotti: cinque miliardi in meno; vale a dire il dieci per cento del Budget attuale e senza diminuire le prestazioni.Secondariamente l’aiuto allo sviluppo sarà verificato in base alla sua efficacia. In Africa, per esempio, noi e la comunità internazionale, abbiamo investito centinaia di miliardi, ma la situazione non è migliorata. Si devono trovare altre strade.Le imposte, e tre, diminuiranno massicciamente e per tutti. una conseguenza della diminuzione delle uscite. Ogni franco che si incassa deve essere restituito. E una diminuzione delle imposte lascia al cittadino più denaro per vivere.Decidere più velocemente, e quattro, in materia di asilo e di stranieri, perché le autorità avranno a disposizione strumenti più efficaci per lottare contro i delinquenti stranieri e gli abusi dei richiedenti l’asilo.Quinto: un ritorno ai valori che hanno resto forte la Svizzera: solidità, prestazioni, conoscenze, iniziativa personale, responsabilità individuale e affidabilità”.

Premesso che l'UDC non é il mio partito (anche se potrebbe sembrarlo)... Ho letto una persona coerente, che sogna la Svizzera di qualche anno fa, che crede nei suoi valori, nelle tradizioni, nella sicurezza, nella neutralità e nell'esclusione della nostra Nazione dall'Unione Europea.
Sinceramente mi trovo d'accordo su molte delle cose che ha asserito. Sono un po' sfavorevole all'avanzamento a 67 anni dell'età di pensionamento. Cerchiamo altre misure: ci sono troppi giovani e troppe persone di età superiore ai 50 anni senza lavoro. Bisogna collimare le due cose. Pensiamoci un attimo: se dopo i 50 anni si rimane disoccupati é difficile trovare lavoro; nello stesso tempo i giovani non riescono ad inserirsi. Abbiamo due situazioni: poche persone che lavorano fino agli ipotetici 67 anni creano saturazione per gli over 50 che rimarranno sempre disoccupati o assistiti, nello stesso tempo saturazione anche nelle fasce giovani non essendoci un circolo di scambio continuo.
Poi, se invece di diminuire le rendite o avanzare l'età di pensionamento avessimo evitato di dare un miliardo all'Europa dell'Est e l'avessimo messo per l'AVS... beh... non saremmo qui a preoccuparci. In fondo, ahimè, non si può più dire nulla: il danno é fatto... grazie a chi ha votato con leggerezza!
Bene: conserverò quest'intervista che prospetta una bella Svizzera... vediamo se manterrà tutto!

1 opinioni:

Scorretto ha detto...

"La pubblicità per l’Udc è un prodotto dei suoi avversari"
Niente di più vero. A parte questo, nemmeno io sono UDC, però Blocher è Blocher...ottimo Consigliere Federale davvero! Rimango anch'io scettico sul pensionamento a 67 anni punto e basta, sono più propenso ad un pensionamento flessibile...vero è che i problemi che segnali tu ci sono.
Mi dispiacerebbe xò che Blocher lasciasse il dipartimento di giustizia e polizia: in questi 4 anni ha fatto grandi cose, il suo successore cosa farebbe?